Scorciatoia di Prosciutto al Madeira
Apr 16th, 2008 by Uvetta
Il Madeira proprio come tanti altri vini liquorosi più o meno dolci, fuori dalla patria di appartenenza è universalmente relegato in cucina. Se ne consuma poco, se ne commercializza ancor meno e in definitiva se ne conoscono appena il nome e la provenienza, o ben che vada si va a fare una vacanza sull’isola di Madera portandoselo a casa come souvenir. Cosa che onestamente spero di fare anche io un giorno o l’altro :-) soprattutto per comprenderne meglio la classificazione tra Sercial e Malmsey, passando per le varie gradazioni di dolcezza e il numero variabile di anni di invecchiamento, e in caso di vera fortuna imbattermi in qualche vintage del secolo scorso.
In due parole il Maderia è un vino liquoroso particolare perchè ottenuto mediante l’aggiunta di alcol di vino durante la fermentazione del mosto, in modo da bloccare di fatto la fermentazione stessa mantenendo intatta una quantità più o meno rilevante di zuccheri dell’uva. A questo si somma un processo particolare di ossidazione e riscaldamento tramite un sistema di estufas (stufe) che simula le condizioni estreme vissute dal vino durante le lunghe traversate atlantiche verso l’America del diciassettesimo secolo, condizioni nient’affatto auspicabili in generale per alcun vino, ma che furono in realtà foriere di un significativo innalzamento delle qualità organolettiche (beh ecco- anche inebrianti direi :-) tanto che un paio di passaggi all’equatore si diffusero presto come pratica migliorativa strettamente necessaria per la produzione del vino.
Ecco questa idea delle estufas mi incuriosisce proprio, magari non sarà una pratica un po’ grossolana? eppure il Madeira ha fama di essere tra i più longevi vini al mondo, tanto che l’invecchiamento minimo previsto per un vintage è di 20 anni (!) e si narra che i migliori siano quelli con oltre un secolo di vita alle spalle. Se qualcuno ne avesse pubblicato foto e racconti di viaggio, segnalatemelo grazie!
La ricetta è una di quelle perfette per fare un figurone quando si hanno ospiti last minute. Più veloce, più gustosa e molto più interessante di qualsiasi scaloppina. Se invece avete tempo potete provare la ricetta classica fatta con gli stinchi di prosciutto da cuocere lungamente in forno. In ogni caso comprate del pane buono perchè il sughetto è irresistibile :-) Il vino che ho usato è un semplice Madeira privo di qualsiasi classificazione, frutto dell’assemblaggio dei vari vitigni locali, di colore ambrato rossiccio con note di legno di noce e bella trasparenza, i profumi ossidati e caratteristici ricordano un po’ lo sciroppo per la tosse e la marmellata di fichi, insieme a una sfumatura iodata e floreale. Al gusto è dolce, alcolico e moderatamente sapido, morbido ma senza opulenza e tutto sommato equilibrato.
Prosciutto al Madeira
Ingredienti (per 2 porzioni)
1 fetta di Prosciutto cotto di coscia tagliata spessa circa 0,50 cm e del peso di circa 180 gr
25 gr di burro
abbondante rosmarino
un bicchierino di Madeira
Tagliare il prosciutto in 4 parti. In una padella antiaderente sciogliere il burro a fuoco dolce e adagiare le fette di prosciutto, far scaldare per un minuto circa e nel frattempo mettere nella padella anche qualche rametto di rosmarino. Quando la temperatura sale fino a far soffriggere leggermente, girare il prosciutto dall’altra parte e bagnare con il vino. Mentre l’alcol evapora e il rosmarino si appassisce lasciar insaporire per bene, far consumare per un paio di minuti o finchè la salsa di vino e burro si addenserà appena. Togliere dal fuoco e servire subito e ben caldo.
Ottimo se accompagnato da una verdura un po’ amarognola gratinata al forno e abbinato ad un bicchiere di vino bianco di buona ricchezza olfattiva e grande struttura gustativa, ad esempio un Brut da Pinot Nero in purezza come ce ne sono in Oltrepò, volendo anche in versione rosata.
Buongiorno Uvetta!!
Che bello ritrovarti! E con una ricetta anche molto lecca-orecchi addirittura! Ho sempre voluto provare il prosciutto ma non sapevo come ed eccoti a propormi questa bellezza di ricetta.
Grazie mille.
Come vanno le tue giornate? Spero benissimo!
Silvia
Ciao Silvia, eccomi qui. Ci ho messo un attimo a riorganizzarmi ma pare che tutto sia in ordine. Qui tutto bene, ora vengo a fare un giro da te :-)
Me la segno tra le ricette da provare…ma prima devo procurare il Madeira :-)
Ciaoo,
Aiuolik
Grazie per le congratulazioni. Un bacione.
Aiuolik, tempo fa ho provato anche con il porto bianco, certamente più diffuso- Risultato buono, ma col Madeira è tutta un’altra cosa! vale la pena aspettare ma trovarlo!
Ciao Uvetta,ti aspettavo!;-)
Ti rubo la ricetta perchè mi fa impazzire!Devo “solo” andare alla ricerca del Madeira,spero di trovarlo!;-)
Un bacio
benvenuta nel meraviglioso mondo dei food/wine-blog! :-)
Grazie Sandra, è un vero piacere :-)
Parolediburro, ciao cara grazie della visita e della pazienza, e per il Madeira buona fortuna anche a te! :-)
che bella idea, e complimenti per le sempre puntuali spiegazioni sui vini!
Silvana ti sei rimessa a lavoro alla grande!! Che peccato questo piatto…. un peccato non averlo qui sotto il mio naso!! Ma lo sai che e’ gia’ ora di mangiare? Beh quasi…. io oggi minestrella che sto’ pure malaticcia! Bravissima, come sempre per le tue impressioni di sommlier enotecaria :)
Un bacio
daniela
Mi piace molto cucinare la carne con il vino, e non dovrebbe essere un grosso problema trovare del Madeira, qui… i vantaggi di vivere in una città ad alto tasso alcolico… ;D
ti terrò informata!
Sapina, grazie mille! bellissima la tua panna cotta eterea :-)
Daniela, mi raccomando vacci piano con la minestrina…
un bacio anche a te e guarisci presto!
Elisabetta, oggi ho visitato anche il tuo sito oltre al tuo blog. Complimenti davvero, bisogna essere degli abili sognatori per reinventarsi una vita e un lavoro seguendo le proprie passioni. Bravissima! :-)
[…] bicchierino di marsala o vino bianco (io ho usato il Madeira perchè ce l’avevo […]