My very first bread
Giu 13th, 2008 by Uvetta
Ad una settimana esatta dalla creazione della pasta madre, devo dire di sentirmi abbastanza soddisfatta della vitalità del lievito e del risultato di questo primo pagnottone rustico e campagnolo, semplice e buono, portabandiera del basic-home-made, così come lo avevo desiderato.
Ho letto molto in giro e poi sono partita dalla ricetta del lievito madre di Spilucchina, che non finirò mai di ringraziare per la sua precisione, semplicità ed efficacia nel descrivere il procedimento ed i suoi meccanismi con cui devo ancora familiarizzare un po’, e per essersi messa a disposizione coi suoi utilissimi consigli ai quali attingerò a piene mani prima di acquisire-spero- maggior dimestichezza. Ho impastato dunque 200 gr di farina manitoba con un cucchiaio di miele e uno di olio extra vergine e 90 ml di acqua appena tiepida. Ho messo il tutto in un contenitore chiuso e lasciato fermentare per 48 ore nel forno spento. Nei giorni successivi ho proceduto al rinfresco tutte le sere per 5 o 6 sere, eliminando metà della pasta e reimpastando l’altra metà con 100 gr di manitoba e 45 gr di acqua non fredda. In questi giorni la pasta fermentava in modo piuttosto regolare, gonfiando e prendendo man mano una consistenza più liquida ed elastica fino al rinfresco successivo. Il profumo si è fatto coi giorni meno pungente, a tratti un po’ acidulo ma non troppo, spesso con invece un buon profumo di lievito e di farina.
Ieri sera decisa a testare le proprietà del mio neonato lievito madre ne ho utilizzato circa metà. I primi 50 grammi sono finiti nell’impasto del pane Naan, ricetta indiana che ho preso da Stella di Sale, che andrebbe preparata nel forno Tandoori ma che ho cotto in padella antiaderente e di cui guarda caso non è rimasta nessuna traccia nè testimonianza fotografica - diciamo che in effetti va mangiato caldo :-) . L’esperimento comunque ha funzionato per cui conto di rifarlo quanto prima e di parlarne in un meritatissimo post dedicato. Altri 120 grammi invece sono andati in questo pane semi integrale per il quale mi sono ispirata a varie ricette lette in questi giorni nei blog, adattandole all’idea di pane che avevo in testa. Il resto del lievito madre l’ho rinfrescato e posto in vaso di vetro a chiusura ermetica nuovo di zecca.
Pane con farro integrale e lievito madre
Ingredienti
120 gr di lievito madre
150 gr di farina manitoba
150 gr di farina integrale di farro
1 presa di sale
1 cucchiaino di miele millefiori
2 cucchiai di extra vergine
acqua q.b.
In una ciotola ho mescolato tutti gli ingredienti insieme fino ad ottenere un composto omogeneo ed elastico, poi ho trasferito il tutto sulla spianatoia infarinata e impastato per circa un quarto d’ora. Ho formato una palla e l’ho appoggiata su un foglio di carta da forno, poi sistemato in un recipiente coperto con la pellicola e messo a lievitare in forno spento per circa 7 ore.
Trascorso questo tempo l’impasto era più che raddoppiato, l’ho staccato dalla carta da forno e reimpastato sul piano infarinato per due o tre minuti, rimodellandolo a palla. Rimesso nella carta da forno e appoggiato in una teglia da forno, l’ho coperto con un canovaccio e fatto lievitare per altre 3 ore.
Ho infarinato leggermente la superficie e infornato in forno già caldo a 230° per venti minuti, poi coperto con la stagnola e abbassato la temperatura a 190° per altri 20 minuti. In forno non è cresciuto gran chè, ma la lievitazione mi è sembrata più che soddisfacente nelle sue fasi precedenti.
Il risultato è un pane con una bella crosta uniforme e croccante, abbastanza spessa ma non esageratamente. L’ho tagliato ancora tiepido e presentava un’alveolatura un po’ irregolare ma piccolina e riposando credo possa asciugare quel briciolo di umidità che centralmente c’era ancora. Il gusto è appena insipido (ho messo poco sale, condizionata dal fatto che potrebbe rendere disagevole la lievitazione - e anche nel Naan ne ho messo troppo poco per cui credo di poter correggere), non pungente come mi sarei aspettata ma con una nota acidula abbastanza vaga (quel pò di miele mi sa che ha davvero fatto il miracolo), fragrante e invitante al punto giusto, l’ho assaggiato con una punta di miele a colazione e mi è piaciuto molto.
Mi restano un tot di dubbi, ad esempio su come sia meglio conservarlo (un sacchetto della panetteria? nell’armadietto? e per quanti giorni?) e sui dosaggi, saranno stati troppi 120 gr di LM per 300 di farina? E poi sul lievito madre che ora ha iniziato la sua nuova vita nel mio frigo, il barattolo che gli ho destinato è forse troppo piccolo visto che da ieri sera a stamattina è in pratica raddoppiato fino a riempirlo quasi del tutto. Che faccio? gli cambio casa? o lascio che si assesti?? Comunque non ho resistito e ho fatto due fotine anche a lui, guardatelo come è bello lo scarrafone mio :-)
…è un pane bellissimo: complimenti uvetta! sia la crosta che la polpa mi sembrano perfette… da panificio! :-D
Sono commossa!!!
E’ un pane bellissimo e il tuo pupino mi sembra si sia comportato proprio bene.
Bravissima (io prima di ottenere il mio ne avevo fatti fuori un paio!)…
Dunque, un paio di commenti:
- 120g di LM per 300g di farina sono troppi.
Di solito si usano 150g LM per 500g di farina (150g di LM corrispondono, circa a 25g lievito di birra);
- dalla foto mi sembra di capire che il tuo lievito sia un po’ “molle”. Non deve esserlo! Deve, al contrario, non appiccicare. Più farina c’è e più lui ha da mangiare;
- il barattolo forse è un po’ piccolo, ma non dev’essere tanto più grande. Col tempo ho scoperto che meno spazio gli si dà e più lui diventa vigoroso.
Dalla foto, ad ogni modo, non riesco a capire bene (sopratutto non so a che punto di lievitazione sia). Cambiagli il vaso solo se ti sfonda il tappo, altrimenti va bene quello.
Per il resto, sia il pane, che il lievito, mi sembrano in ottimo stato!
Zia virgy è molto orgogliosa di voi!
Grazie Sapina, il mio panettiere va in ferie settimana prossima…giusto in tempo :-)
Zia Virgy!! grazie davvero, sei un tesoro e noi ti vogliamo un sacco di bene :-) e confermo che anche a pranzo era buono e per niente acido. In effetti va così, quando faccio il rinfresco si rassoda con la farina nuova, fino a sembrare un normale impasto per il pane o la pizza. Poi nell’arco di 12 ore inizia a diventare molle e appiccicoso e con le bollicine, in piena fermentazione. Aggiungerei dunque più farina al rinfresco e vediamo come va… per adesso non cambiamo il vaso e alla prossima ricetta lo doserò meglio. Baci baci
E’ da fine marzo che faccio il pane così!
…e confesso che il pane bianco normale non mi piace più…
lo mangio soprattutto a colazione con il miele, e lo conservo avvolto in due strofinacci da cucina, si mantiene per diversi giorni, sempre buono e morbido!
E sto continuando a sperimentare le diverse percentuali di farine: farro, integrale, grano saraceno, manitoba, 00, 0 …e tutte le altre!
Solo che “ormai” faccio a occhio, cioè la dose di farina è sempre la stessa (1kg) poi per il resto…..come si dice dalle nostre parti “vado a stim”!!!
Aggiungo solo che la “mia” pasta madre arriva da moooooooolto lontano….le sue origini dovrebbero essere siculo-iberiche!
E i suoi anni sono tanti…ma proprio tanti!
L’ho ricevuta in dono alla fine di un corso di panificazione fatto a Marzo.Temevo che mai e poi mai sarebbe riuscita a sopravvivere ..e in vece….Miracolo! il pane “acido” si è impossessato di me
Ema, che bella storia! mi ricordavo che mi avessi accennato alla nascita del tuo lievito madre ma non avevo capito che si trattasse di un piccola tartaruga :-) Bene, allora attingerò anche alle tue versioni e presto forse andrò a occhio anche io!! Grazie dei dettagli di conservazione, il doppio strofinaccio mi piace molto come idea!!
Emanuela, pensa invece che il mio lievito madre si è rinvigorito tantissimo da quando lo tengo chiuso ermeticamente e in uno spazio ristretto!
Uva, guarda che va bene il rinfresco come lo fai! L’importante è che sia duro all’inizio, poi è normale che si rammollisca con la fermentazione. Procedi come hai fatto finora che va bene.
io non me ne intendo un gran che di pani e lieviti , però dalle foto mi sembra una gran bella pagnotta! :-)
Ho letto l’articolo di spilucchino, interessante! Vabbè…mi sa che mi metto a studiare!
Ciao!
Evvai!!
Fondiamo il club LM??? :)))
Grande Uvetta!
Il pane é bellissimo… il mio LM é più liquido, ma in realtà lo preferisco, perché troppo appiccicoso non me gusta! Ma ha forza e fermenta bene lo stesso…
Brava!
Grande Zia Virgy!
:)
Il primo pane non si scorda mai, bravissima :-)
Hai presente la menzione d’onore che avevamo promesso? Questo weekend la menzione d’onore è tutta per te e per gli spaghetti a manciate il post esce a mezzanotte)!
Ciaooo e buon weekend,
Aiuolik
Come opera prima direi che é un vero successone! Io non sono golosa di pane, ma dopo i vostri racconti, mi é scattata una curiosità … deve dare proprio grande soddisfazione.
Ti mando un smack formato micchetta e ti lascio con la buona notte!!!
Zia Virgy, ho afferrato! tutto in regola allora, procedo :-)
Michelangelo, occhio che il rapporo col LM da assuefazione :-)
Vero Sandra? :-)
Aiuolik, ma che bello!!! sono onoratissima di ricevere menzione d’onore della Trattoria! non mi resta che mettermi ai fornelli per cucinare gli Spaghetti a Manciate :D GRAZIE!!!
Twostella, tu non sei golosa di pane? e come fai?? ricambio il bacio micchettoso e buon weekend!!
Io ho visto fare il pane a diverse persone ma questa mi sembra veramente una bellissima pagnotta, complimenti. Maria
complimenti vivissimi un gran bel pane, viene voglia di cimentarmi anche io
Complimenti, è iniziata la tua carriera di panificatrice! È bellissimo.
Buona domenica, Alex
uvetta bravissima e sopratutto bravissima a fare la pasta madre! io non ho davvero pazienza per stare dietro anche a questo quindi quando panifico :-D uso lievito normale.
Ma questa pagnotta è semplicemente fantastica!!
Bravissima!
bacione
Silvia
Salve,
Sono Deborah di Giallo Zafferano e ti contatto per proporti di partecipare al nostro concorso culinario!
Se sei creativo ed estroso e vuoi metterti alla prova sfidando altri Blogger e Forumisti del nostro sito questo concorso fa al caso tuo.
Reinventa la classica ricetta della “Insalata di pasta” personalizzandola seguendo i tuoi gusti, sperimentando o, perché no, azzardando nuovi accostamenti e cerca di impressionare la nostra giuria Vip!
In palio per il vincitore c’è un meraviglioso premio!
Partecipare al contest è semplicissimo, tutto quello che devi fare è inviare una mail di conferma a info@giallozafferano.it con il nome del tuo Blog, registrarti sul nostro Forum e postare la tua ricetta (una descrizione, la foto ed il link al tuo Blog) nella sezione dei Blogger entro e non oltre la mezzanotte di Domenica 13 Luglio.
La ricetta completa, invece, dovrà essere postata sul tuo Blog, in modo che anche i tuoi “seguaci” possano vedere cosa hai combinato, con un link di rimando al Forum di Giallo Zafferano.
Tutte le ricette postate oltre la data e l’ora di scadenza non saranno considerate ai fini del giudizio finale.
Al termine del tempo di consegna, una giuria di Vip si riunirà e deciderà quale è stata la reinterpretazione più bella e fantasiosa dell’estivissima “Insalata di pasta”.
Se deciderai di partecipare al concorso, noi di Giallo Zafferano ti invieremo un simpatico gagliardetto da apporre in Home Page che attesta la tua partecipazione alla gara.
Ovviamente, tutti i nostri numerosissimi utenti saranno invitati a fare un giro nelle cucine virtuali dei vari Blog partecipanti ed a lasciare dei commenti alle ricette in lizza per la vittoria.
Ti piace l’idea?
Allora affrettati a confermare la tua partecipazione entro il 7 Luglio! Più siamo e meglio è!
Per maggiori informazioni puoi consultare il Regolamento Completo presente sul nostro Forum.
Restiamo a disposizione per ulteriori domande o chiarimenti.
Saluti
Uvaaaa! Sei stata inghiottita dal lievito madre (cannibale)????
Uvetta sono davvero ammirata!!!!
E’ vero, le spiegazioni di Virginia sono cosi chiare che viene voglia di provare, ed ora anche la tua spiegazione…ed il tuo risultato!!!!
Degno di un panettiere……. :)
@uvetta: il fatto è che nella casa in campagna ho voluto anche un forno a legna…senza sapere, a suo tempo, cosa mai ne avrei fatto.
Adesso il destino si è rivelato! :D PANE!
@tutti, grazie mille Il FornoAromatico ringrazia di tutto cuore :-)
@Michelangelo, il forno a legna!!! una vera premonizione hai avuto, evviva la casa di campagna!! :-)
[…] il pane avevo impastato 120 gr di lievito madre con 300 di farina manitoba e 100 di farina di grano duro, acqua e poco sale e circa 10 ore di […]
[…] di quelle persone che il pane lo compra praticamente tutti i giorni, e che in più spera sempre di tornare ad avere presto un lievito madre nel frigo da accudire e impastare quotidianamente. Inevitabilmente il pane avanza. Spesso me ne […]
[…] un lievito madre. Così ho rispolverato la ricetta di Spilucchina che già era stata illuminante in passato, e impastato velocemente pane, acqua, olio e miele. Seppur facendo lo slalom tra i nostri […]
Existen estudios prospectivos de seguridad ocular que apoyan la baja probabilidad de sufrir alteraciones oculares serias. En el caso de la ansiedad y el estrés, estas cosas pueden afectar la capacidad del cerebro para enviar las señales necesarias para desencadenar la respuesta física deseada, una erección. http://www.silvanusinternational.org/groups/disfuncion-erectil-tratamiento-medico/
Paradojicamente, la depresión puede ser también causa de la impotencia, en cuyo caso se habría que tratar la depresión antes de iniciar un posible tratamiento. La eyaculación prematura secundaria ocurre cuando, después de muchos años de eyaculación normal, la duración del coito se acorta progresivamente.
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