Crostata per merenda
Set 16th, 2008 by Uvetta
Questa qui è stata la mia prima crostata. Quando ero ragazzina e iniziavo a pasticciare ogni tanto in cucina, mia mamma aveva un gruppo di amiche che si radunavano settimanalmente da lei per fare dei lavori manuali; principalmente facevano sbalzo su rame, una tecnica per ottenere quadri con immagini in rilievo su lastre di metallo sottile, molto bella, e di cui in famiglia abbiamo per forza di cose i muri delle case pieni. Poi qualcuna dipingeva a tempera e ad acquerello, e qualcuna preparava una torta o delle frittelle che riempivano la casa di profumi così dolci da rendere gradevole l’autunno anche nei giorni più piovosi, senza che si potesse rimpiangere l’estate.
In quei pomeriggi io dovevo prima fare i compiti in camera mia, ma dopo potevo sedermi lì con loro a guardare e ad ascoltare i discorsi, e deve essere stato così che un giorno Bruna mi ha fatto fare questa torta. Passo dopo passo mi fece fare tutto l’impasto da sola, mi fece stendere la pasta nella teglia sentendone bene lo spessore con le mani, mi fece sbucciare le mele e cospargere tutto con la marmellata di arance, poi infornammo e sfornammo e a me sembrò la torta più buona di sempre. Il bello è che viene ancora così, rustica e casereccia, da panetteria in un certo senso, o da bambini, a seconda dei punti di vista :-)
Crostata facile (versione estiva)
Ingredienti
1 uovo intero
4 cucchiai colmi di zucchero
40 gr di burro fuso
poca scorza di limone grattugiata
8 cucchiai colmi di farina 00
1 cucchiano di lievito per dolci
2 pesche mature ma sode
qualche cucchiaio di marmellata di susine
Fondere il burro in un pentolino e lasciarlo raffreddare. In una terrina battere l’uovo con lo zucchero finchè sarà cremoso, unire il burro fuso e la scorza di limone e amalgamare bene. Aggiungere la farina e il lievito, mescolare un po’ e poi iniziare ad impastare a mano. La consistenza dell’impasto deve essere molto simile alla pasta frolla, se necessario tenere dieci minuti in frigo prima di stenderla. Formare una palla e depositarla al centro di una teglia da forno ben imburrata. Premendo la pasta dal centro verso i lati stenderla tutta in una superficie sottile e il più possibile uguale, fino a coprire tutta la tortiera e creando un leggero bordo tutt’intorno. Accendere il forno a 180° non ventilato. Lavare bene le pesche (vanno bene anche le nocipesche oppure prugne, oppure certamente le mele) e tagliarle e fette sottili, disporle sulla pasta premendole un po’. Cospargere tutta la superficie (tranne i bordi) di un velo di marmellata, avendo cura di riempire bene gli spazi vuoti tra una pesca e l’altra. La marmellata deve essere di consistenza un po’ liquida, se è molto densa è meglio allungarla prima con un po’ d’acqua sennò in forno tenderà a bruciacchiare. Cuocere in forno per mezz’ora scarsa, abbassando a 160° negli ultimi 15 minuti.
Innanzitutto grazie per il link sui formaggi francesi (che adoro, infatti ho appena postato una ricettina a base di camembert), ora me lo studio per bene!!!
Psss… questa crostata è strepitosa… chissà che profumino in casa quando l’hai cotta!
un abbraccione
Ecco le torte che piacciono a me, quelle semplici che sanno di casa, di mamma e di coccole!
buona giornata
saretta;)
Credo si possa provare anche per colazione pranzo e cena … ottima! Poi la ricetta è stata tramandata in clima artistico … per cui anche la torta non poteva che essere un capolavoro!
Deve essere davvero ottima! Un impasto semplice da arricchire con il proprio amore, per rendere una semplice merenda un momento da condividere con i prori cari!
Che bontà!
Nadia - ALte Forchette -
Adoro le crostate.. E spero di riprendere una vita normale in cucina al più presto!
un bacione
Che bella atmosfera artistica ti circondava da bambina!
Questa crostata sa di buono e di sano :)
Un beso grande,
Dani
buonissima questa crostata… ti invidio questo racconto, io non ricordo cosa go preprato da pccola :-(
Ciao Magica Uvetta,
MAMMAMIA! La tua crostata è da urlo e il tuo racconto è ricco di cuore e passione. Davvero un bellissimo ricordo! Sarebbe bello poterlo postare anche sul sito da me gestito (ti invito ancora a visitarlo e se vuoi, inserisci un tuo scritto. Guarda fra i link, ci sei anche tu!), visto che si parla proprio di ricordi. Nel frattempo, direi che mi mangio con gli occhi questa meraviglia non potendo, per ora, cibarmi con i miei amati dolci (sigh!). Ti auguro mille di queste crostate!
A presto, bacioni!
Emanuela
ho dato il via ad un nuovo filone allora… lo chiamiamo “la mia prima torta”? bella e buona… e vedo che anche tu sei stata iniziata da un’amica della mamma…
Quanto tempo è passato dall’ultima volta che ci siamo “lette”. Bentornata e bentrovata. Bellissimi i post precedenti, ottima questa semplice crostata. Proprio come piace a me! Un abbraccio forte
Sere ciao, questo sito sui formaggi francesi sta ispirando molto anche me e il tuo risotto è una vera tentazione!!
Saretta ciao, ogni tanto ci vuole proprio una tortina così! :-)
Twostella, beh proprio un capolavoro… grazie cara!
Nadia, sì è anche facile da variare ome ricetta…
Sandra cara, vedrai che troverai presto slancio e novità per tornare ai fornelli come più ti piace :-)
Campodifragole, erano pomeriggi divertenti in effetti :-) bacio
Gatto goloso, possibile? io se non mi ricordassi queste quattro cose che ho imparato da piccola penso che non saprei cucinare… :-)
Emanuela, sempre troppo gentile, grazie! è da un po’ che non faccio un giro da te, ora passo!
Giorgia, potrebbe venirne fuori una bella raccolta di torte!! :-)
Alex ciao!! si, non ho ancora ripreso a pieno regime tutte le mie attività. Mi sei mancata!!! un bacio
solo 40 gr di burro? splendido… ci voglio provare! comunque anch’io sono affezionatissima alle crostate: credo che siano state la prima impresa culinaria di molti :-D
bacioni!
Sapina, guarda se devo dirla tutta il burro non l’ho pesato e mi sa che saranno stati anche meno di 40 gr! baci!!
Ciao uvetta!!!!!!!!!!!!
Che foto da svenimento, belle davvero!
E la crostata? Deve essere deliziosa, e poi si fa quasi senza blancia…..grande!!!
Belli i tuoi ricordi di ragazzina, ci sono mamme (non la mia per fortuna) che blindano le cucine ai figli, per non sporcarle o non avere noie……evviva la signora Bruna! :)) Bacioni
Ciao Magica Uvetta,
grazie a te! Proprio ora sto facendo visionare il tuo blog ad una cara amica, che si è dichiarata tua fan! Ah, ho dimenticato di aggiungere il link del sito dove sei presente, eccolo: http://www.lattecondensato.com
Bacioni, a presto!
Emanuela
P.S. A quando una tua prossima creazione golosa?
Che tuffo nel passato che mi hai fatto fare…..grazie!!!
:-))
e con questa meravigliosa crostata cosa possiamo abbinare come vino?
Che buone queste crostate…sembra quella che mi faceva la mia nonna quando tornavo da scuola…ricordo ancora il profumo!!!
Ricordauna casa di campagna, l’autunno e i bambini che fanno merenda…magari anche una massai con un gran grembuile!!WOW!!Grazie, sperimenterò presto!!
Vittorio, per l’abbinamento starei sul classico, una Malvasia di Castelnuovo Don Bosco mi sembra l’ideale; dolce e aromatico, rosso rubino tenue, quasi rosato, aromatico e vinoso al naso, appena fresco e leggermente frizzante al palato. Molto buona quella dell’azienda Antonella Natta :-)
Entre las pruebas de laboratorio se debe incluir la valoración de la función tiroidea. Uno de esos problemas es la llamada disfunción eréctil, una disfunción sexual masculina muy común que se da cuando el varón tiene dificultades para mantener una erección. http://bit.ly/2lZZdnw
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