Agnolotti!
Gen 23rd, 2008 by uvetta
Ed ecco che appena entrata in possesso della vecchia Imperia di famiglia, ho voluto dar libero sfogo alla mia creatività, tirando una bellissima pasta all’uovo. Inizialmente non ci eravamo capite, io e lei, qualche cigolio di troppo e soprattutto una buona dose di maldestrìa. Però un po’ alla volta tutto ha iniziato a filare come doveva, è stato leggermente più laborioso di quanto avessi previsto ma in definitiva divertente e soprattutto soddisfacente. Per il ripieno invece sono un po’ meno orgogliosa, non che avesse dei veri difetti -tipo di consistenza per intenderci- ma perchè per voler far per forza tutto con certi avanzi che languivano in frigorifero, al gusto è risultato un po’ scialbo, sicuramente da rielaborare o meglio ancora da scopiazzare…
Agnolotti di vitello e tacchino
Ingredienti:
per il ripieno
250 gr bollito di vitello
100 gr di arrosto di tacchino al vino bianco con verdure
100 gr di grana padano
1 fetta di prosciutto cotto
1 uovo
una presa di sale
per la pasta
300 gr di farina di grano tenero 00
3 uova medie
una presa di sale
poca acqua
Tritare finemente tutta la carne (meglio se arrosto) con il prosciutto, aggiungere il formaggio grattuggiato, l’uovo e il sale (della noce moscata e un po’ di pepe, anche) e impastare fino ad ottenere un composto omogeneo e non troppo umido.
Sulla spianatoia mettere la farina a fontana e aprire al centro le uova, sbatterle col sale con una forchetta e poi impastare per una decina di minuti, aggiungendo poca acqua non fredda se sembra asciutta. Dividere la pasta in quattro parti e passarle una alla volta nella macchina Imperia avvicinando i rulli man mano, fino ad ottenere una sfoglia sottile 2/3 mm ed elastica.
Sistemare con un cucchiaino l’impasto del ripieno sulla sfoglia, coprire con un’altra sfoglia e tagliare dei quadrati con la rotella o col coltello, avendo cura di sigillare bene i bordi. Lessare in abbondante acqua salata e condire a piacere con sugo d’arrosto o ragù.
Visto che li ho conditi con un bel po’ di parmigiano, l’abbinamento con questo Nebbiolo d’Alba 2004 Ca’ Veja di Azienda Agricola Paitin di Neive, è stato praticamente perfetto. Con questo vino però devo dire che ho un problema (averne di problemi come questo): io continuo ad aspettare che lui maturi un pochino nei suoi tratti più giovani di freschezza e fruttato, sviluppando le sue doti di morbidezza e speziatura, complessando in sensazioni moooolto più evolute e caratteristiche di un’annata così favorevole. Lui invece continua ad attardarsi in questa sua fragranza giovincella, e rimanda di volta in volta la sua inevitabile maturazione. Beh, avrò ancora più pazienza di così, la stoffa indubbiamente c’è, l’eleganza non può far altro che arrivare.
ma sono perfetti! sai che mi viene in mente? che con un ripieno così saporito ma delicato, ci metterei un sughetto che non copre… o addirittura un brodo :-)
saluti!
S
Belli Belli Belli…. per il gusto, beh..se me ne vuoi spedire un mezzo chilo!!! hihihihihih
SMACK
Grandissimaa…. adoro la pasta fatta in casa….
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